Dizionario dei Misteri
Abitino = Rappresentazione argentea del gruppo, di forma rettangolare di circa 10 x 15 cm, legata al collo da una cordicella, che i partecipanti alla processione indossano sul petto il Venerdì Santo.
"Ah, ah,ah, niàutri purtamo la verginità,
Aisàta = Alzata. Con questo termine si indica non solo l'atto di sollevare il gruppo ma anche la volontà di condurlo sulle spalle per un determinato periodo (fari 'n' aisàta).
Annacàre = 1.cullare, dondolare, fare oscillare - 2.Illudere, creare illusioni - 3.Nella processione dei Misteri: Procedere lentamente in avanti poi indietro, a destra poi a sinistra e così via, di seguito.
Annacàta = L'atto e l'effetto dell'annacàre. La ritmica e caratteristica andatura con la quale il gruppo procede durante la processione. Il "mistero" è condotto a spalla dai "massari" che , per alleggerire il peso della fatica e per seguire il ritmo scandito dalle note delle marce funebri, con l'annacàta sembrano far assumere ai personaggi del gruppo parvenza di movimento individuale.
Arrancàta = in difformità dal significato letterale, nella processione dei Misteri consiste in una veloce accellerazione nel modo di portare il gruppo, caratterizzata dallo strisciare dei piedi. Generalmente è usata per recuperare un ritardo vistoso dal gruppo che precede.
Aste = Per essere sollevati, spostati e condotti in processione i gruppi necessitano di lunghi travi di legno che attraversano da una parte all'altra la "vara" e consentono che lungo di esse possano disporsi i "massari" addetti alle movimentazioni.
Attunniàta o Vutàta = Girata, voltata. È l'atto deliberato di girare il gruppo volgendolo verso una sede istituzione o una persona conosciuta come espressione di omaggio e rispetto. Il prescelto non potrà che ricambiare i massari con un'offerta, detta "picàccia".
Atturràta e càura l'hàiu! Accattativìlla, caccavètta e simenza! Tri unzi, 'na lira! = "Abbrustolita e calda, ce l'ho! Compratevela! Tre once, una lira!" Espressione dialettale che, pur se non direttamente legata alle processioni, ne fa abituale cornice. Ci si riferisce alle caratteristiche della frutta secca, quale arachidi (caccavètta) , semi di zucca (simènza) ecc..che il venditore cita nell"abbannìare", nel reclamizzare cioè a voce alta e stentorea la sua merce, creando così, per l'ambiguità del riferimento, una particolare e tipica atmosfera accattivante.
Balloncino = Termine con cui è indicato il portatore centrale, posto tra due aste. È generalmente più alto degli altri massari e la sua funzione è molto delicata in quanto serve ad equilibrare il peso che grava sui rimanenti portatori.
Battistrada = È così chiamato l'incaricato a far rispettare l'ordine agli addetti alla processione. Generalmente reca in mano un lungo crocefisso con il quale richiama l'attenzione dei processionanti.
Battuta = periodo corrispondente all'esecuzione di una marcia funebre durante la quale il gruppo viene "annacàto".
Capuràli = il capo dei massari in ogni squadra.
Cavallìtti = supporti in legno a quattro gambe, riunite a due a due a V rovesciata e collegate da un piano orizzontale, fissate per sorreggere la "vara". Furono introdotte in sostituzione delle -> "furcìne".
Ceto = categoria di appartenenza per tipologia di lavoro e condizione sociale, classe
Ciàccula = si tratta di uno strumento composto da due pezzi di legno rettangolari mobili che sbattono su un terzo legno fisso. Si ritiene sia ispirato alle "troccole" che nel periodo precedente la Pasqua sostituivano il suono delle campane, o alle "castanuelas" spagnole. Vedi ->"a posto" e "Una e due"
Confratérnita = Capuconsule- E' una vera e propria autorità in seno alla processione. Ciascuno dei ceti è composto da simpatizzanti, collaboratori e consoli. A presiedere tutti è il Capoconsole, personaggio carismatico al quale la maestranza riconosce ed imputa meriti e demeriti dello svolgimento della processione. Per statuto il Capoconsole deve appartenere alla categoria di appartenenza del " mistere " Si occupa anche della conservazione dei preziosi arredi del gruppo.
Consuli- Con questo termine, dall'antica etimologia, ci riferisce a coloro che in seno al ceto, rivestono incarichi di responsabilità e di organizzazione della processione. Il console appartiene generalmente alla categoria economica che in affidamento il " mistere. Accanto ad essi troviamo i " consoli onorari " soggetti ai quali il ceto riconosce particolare spirito di attaccamento e abnegazione.
Corporazioni delle Arti e Mestieri =
Cugnu = È il pezzo di legno che si attacca alle aste con del nastro da imballo per adattarlo all'altezza dei portatori ed equilibrare la distribuzione del peso e della fatica.
"Fozza e curàggiu chi stamu arrivannu" Espressione per incitare i massari agli ultimi sforzi prima di raggiungere la meta, cioè la fine della processione.
"Ah, ah,ah, niàutri purtamo la verginità,
oh, oh, oh, po' èssiri si, po' èssiri no"
Breve e simpatica filastrocca che alcuni portatori declamavano di notte per incitare e galvanizzare i "picciòtti" che a loro si sostituivano. Di questa antica tradizione è rimasta traccia grazie al baffuto "massaro" Mazzeo che ancora oggi la ripete specialmente nella tipica "cadenza" notturna quando si porta il gruppo "a passo".
"a mia" ,"a tia" =("a me" - "a te") vedi mezzu passu "a passo"= tipica cadenza di marcia "a posto" = Comando di sincronia. Quando il gruppo deve essere sollevato, il "capuràli" dapprima batte la -> ciàccula su un'asta del gruppo per richiamare l'attenzione dei massàri (portatori), poi li sollecita e li avverte con il comando "a posto", quindi ordina la sollevazione del gruppo tramite due colpi di ciàccula. Vedi anche ->"Una e due"
Agguànta! = Invito col quale uno dei portatori ne avvisa un altro della stessa asta che di lì a poco si abbasserà, o cambierà spalla o compirà qualche altro movimento.Breve e simpatica filastrocca che alcuni portatori declamavano di notte per incitare e galvanizzare i "picciòtti" che a loro si sostituivano. Di questa antica tradizione è rimasta traccia grazie al baffuto "massaro" Mazzeo che ancora oggi la ripete specialmente nella tipica "cadenza" notturna quando si porta il gruppo "a passo".
"a mia" ,"a tia" =("a me" - "a te") vedi mezzu passu "a passo"= tipica cadenza di marcia "a posto" = Comando di sincronia. Quando il gruppo deve essere sollevato, il "capuràli" dapprima batte la -> ciàccula su un'asta del gruppo per richiamare l'attenzione dei massàri (portatori), poi li sollecita e li avverte con il comando "a posto", quindi ordina la sollevazione del gruppo tramite due colpi di ciàccula. Vedi anche ->"Una e due"
Aisàta = Alzata. Con questo termine si indica non solo l'atto di sollevare il gruppo ma anche la volontà di condurlo sulle spalle per un determinato periodo (fari 'n' aisàta).
Annacàre = 1.cullare, dondolare, fare oscillare - 2.Illudere, creare illusioni - 3.Nella processione dei Misteri: Procedere lentamente in avanti poi indietro, a destra poi a sinistra e così via, di seguito.
Annacàta = L'atto e l'effetto dell'annacàre. La ritmica e caratteristica andatura con la quale il gruppo procede durante la processione. Il "mistero" è condotto a spalla dai "massari" che , per alleggerire il peso della fatica e per seguire il ritmo scandito dalle note delle marce funebri, con l'annacàta sembrano far assumere ai personaggi del gruppo parvenza di movimento individuale.
Arrancàta = in difformità dal significato letterale, nella processione dei Misteri consiste in una veloce accellerazione nel modo di portare il gruppo, caratterizzata dallo strisciare dei piedi. Generalmente è usata per recuperare un ritardo vistoso dal gruppo che precede.
Aste = Per essere sollevati, spostati e condotti in processione i gruppi necessitano di lunghi travi di legno che attraversano da una parte all'altra la "vara" e consentono che lungo di esse possano disporsi i "massari" addetti alle movimentazioni.
Attunniàta o Vutàta = Girata, voltata. È l'atto deliberato di girare il gruppo volgendolo verso una sede istituzione o una persona conosciuta come espressione di omaggio e rispetto. Il prescelto non potrà che ricambiare i massari con un'offerta, detta "picàccia".
Atturràta e càura l'hàiu! Accattativìlla, caccavètta e simenza! Tri unzi, 'na lira! = "Abbrustolita e calda, ce l'ho! Compratevela! Tre once, una lira!" Espressione dialettale che, pur se non direttamente legata alle processioni, ne fa abituale cornice. Ci si riferisce alle caratteristiche della frutta secca, quale arachidi (caccavètta) , semi di zucca (simènza) ecc..che il venditore cita nell"abbannìare", nel reclamizzare cioè a voce alta e stentorea la sua merce, creando così, per l'ambiguità del riferimento, una particolare e tipica atmosfera accattivante.
Balloncino = Termine con cui è indicato il portatore centrale, posto tra due aste. È generalmente più alto degli altri massari e la sua funzione è molto delicata in quanto serve ad equilibrare il peso che grava sui rimanenti portatori.
Battistrada = È così chiamato l'incaricato a far rispettare l'ordine agli addetti alla processione. Generalmente reca in mano un lungo crocefisso con il quale richiama l'attenzione dei processionanti.
Battuta = periodo corrispondente all'esecuzione di una marcia funebre durante la quale il gruppo viene "annacàto".
Capuràli = il capo dei massari in ogni squadra.
Cavallìtti = supporti in legno a quattro gambe, riunite a due a due a V rovesciata e collegate da un piano orizzontale, fissate per sorreggere la "vara". Furono introdotte in sostituzione delle -> "furcìne".
Ceto = categoria di appartenenza per tipologia di lavoro e condizione sociale, classe
Ciàccula = si tratta di uno strumento composto da due pezzi di legno rettangolari mobili che sbattono su un terzo legno fisso. Si ritiene sia ispirato alle "troccole" che nel periodo precedente la Pasqua sostituivano il suono delle campane, o alle "castanuelas" spagnole. Vedi ->"a posto" e "Una e due"
Confratérnita = Capuconsule- E' una vera e propria autorità in seno alla processione. Ciascuno dei ceti è composto da simpatizzanti, collaboratori e consoli. A presiedere tutti è il Capoconsole, personaggio carismatico al quale la maestranza riconosce ed imputa meriti e demeriti dello svolgimento della processione. Per statuto il Capoconsole deve appartenere alla categoria di appartenenza del " mistere " Si occupa anche della conservazione dei preziosi arredi del gruppo.
Consuli- Con questo termine, dall'antica etimologia, ci riferisce a coloro che in seno al ceto, rivestono incarichi di responsabilità e di organizzazione della processione. Il console appartiene generalmente alla categoria economica che in affidamento il " mistere. Accanto ad essi troviamo i " consoli onorari " soggetti ai quali il ceto riconosce particolare spirito di attaccamento e abnegazione.
Corporazioni delle Arti e Mestieri =
Cugnu = È il pezzo di legno che si attacca alle aste con del nastro da imballo per adattarlo all'altezza dei portatori ed equilibrare la distribuzione del peso e della fatica.
"Fozza e curàggiu chi stamu arrivannu" Espressione per incitare i massari agli ultimi sforzi prima di raggiungere la meta, cioè la fine della processione.
Furcìne = bastoni di legno sormontati da una parte metallica dello stesso spessore che anticamente venivano usati per sostenere i gruppi in occasione delle soste. La loro sistemazione risultava così precaria da essere causa spesso di rovinose cadute tanto da determinare l'introduzione dell'uso dei -> cavallitti . L'uso delle furcìne è ancora presente nella Processione dei Misteri di Erice.
Giràri 'u misteri = vedi -> mezzu passu "Lèggiu, lèggiu, picciòtti mei, lèggiu, lèggiu!" (Piano, piano, ragazzi miei, piano, piano!) invito che il mitico console dei fruttivendoli Salvatore Anastasi, alias Totò 'u macarùru , scomparso qualche anno fa, rivolgeva ai massari perchè rallentassero il passo in occasione del passaggio del gruppo o della Madonna del Mercoledì (Matri 'a piatà ru populu).in un determinato luogo.
Maestranza = Manta = il prezioso mantello nero posto attorno alla base del gruppo sui lati del quale è scritta l'indicazione del gruppo o del ceto di appartenenza. Venne introdotta negli anni '50 e contribuisce a decorare i gruppi in occasione della processione.
Massàro = termine di probabile origine assira e corrispondente all'ebraico melsar, che definisce la persona intenta a lavori di fatica, colui che trasporta la roba altrui da un luogo ad un altro per mercede. Nel caso specifico della processione dei Misteri il "massàro" non fa altro che il proprio lavoro, quello di trasportare in processione un gruppo dietro pagamento pattuito con il ceto di appartenza del gruppo. Fecero la loro comparsa nell'800 quando le maestranze decisero di farsi sostituire in questa dura fatica. Il loro primo guadagno fu di dodici tarì. Furono i componenti del ceto degli ortolani gli ultimi a condurre sulle spalle il gruppo loro affidato (primi anni del '900).
Mezzu passu = il mezzo passo è il breve movimento compiuto dai massàri nel momento in cui devono far prendere una determinata direzione al gruppo, momento tecnicamente definito "giràri 'u misteri". Chi impartisce l'ordine del mezzu passu si seve dell'espressione "a mia" o "a tia" ("a me"o" a te") a seconda che il gruppo debba essere orientato nella direzione di chi impartisce l'ordine ("a mia") o nella direzione opposta ("a tia").
n'Missùta = arretramento, marcia- indietro. Movimento tipico all'indietro impresso al gruppo dai massari per aumentare il pathos recitativo della processione o per ubbidire al ritmo della marcia funebre di accompagnamento o per guadagnare o per perdere tempo rispetto al gruppo che precede o che segue.
Musicànti = I componenti della banda musicale. Espressione genuinamente popolare, per quanto possa sembrare riduttiva. Sottolinea la mancanza di un ordine militaresco nel corso delle loro perfomances.
Giràri 'u misteri = vedi -> mezzu passu "Lèggiu, lèggiu, picciòtti mei, lèggiu, lèggiu!" (Piano, piano, ragazzi miei, piano, piano!) invito che il mitico console dei fruttivendoli Salvatore Anastasi, alias Totò 'u macarùru , scomparso qualche anno fa, rivolgeva ai massari perchè rallentassero il passo in occasione del passaggio del gruppo o della Madonna del Mercoledì (Matri 'a piatà ru populu).in un determinato luogo.
Maestranza = Manta = il prezioso mantello nero posto attorno alla base del gruppo sui lati del quale è scritta l'indicazione del gruppo o del ceto di appartenenza. Venne introdotta negli anni '50 e contribuisce a decorare i gruppi in occasione della processione.
Massàro = termine di probabile origine assira e corrispondente all'ebraico melsar, che definisce la persona intenta a lavori di fatica, colui che trasporta la roba altrui da un luogo ad un altro per mercede. Nel caso specifico della processione dei Misteri il "massàro" non fa altro che il proprio lavoro, quello di trasportare in processione un gruppo dietro pagamento pattuito con il ceto di appartenza del gruppo. Fecero la loro comparsa nell'800 quando le maestranze decisero di farsi sostituire in questa dura fatica. Il loro primo guadagno fu di dodici tarì. Furono i componenti del ceto degli ortolani gli ultimi a condurre sulle spalle il gruppo loro affidato (primi anni del '900).
Mezzu passu = il mezzo passo è il breve movimento compiuto dai massàri nel momento in cui devono far prendere una determinata direzione al gruppo, momento tecnicamente definito "giràri 'u misteri". Chi impartisce l'ordine del mezzu passu si seve dell'espressione "a mia" o "a tia" ("a me"o" a te") a seconda che il gruppo debba essere orientato nella direzione di chi impartisce l'ordine ("a mia") o nella direzione opposta ("a tia").
n'Missùta = arretramento, marcia- indietro. Movimento tipico all'indietro impresso al gruppo dai massari per aumentare il pathos recitativo della processione o per ubbidire al ritmo della marcia funebre di accompagnamento o per guadagnare o per perdere tempo rispetto al gruppo che precede o che segue.
Musicànti = I componenti della banda musicale. Espressione genuinamente popolare, per quanto possa sembrare riduttiva. Sottolinea la mancanza di un ordine militaresco nel corso delle loro perfomances.
"Passata la staciùni, i misteri a lu purtùni" Con questo detto popolare, si vuole evidenziare il fatto che al termine della stagione estiva, il cuore degli appassionati dei Misteri è già rivolto alla Chiesa del Purgatorio, come se i gruppi fossero già pronti per la processione o richiedessero di essere approntati..
Purtàri 'u misteru = l'atto di condurre a spalla il gruppo [e, per traslato, sopportare un peso davvero gravoso].
Picàccia = Mancia, regalìa.L'offerta in denaro che il "cittadino illustre", a cui è stato "vutàto" il gruppo, non può esimersi di offrire ai massàri.
Scinnùta = Discesa. Rito risalente al 1653. Precede la Pasqua. Nei sei venerdì quaresimali ("vènnari ri scinnùta"), uno dei Sacri Gruppi viene spostato al centro della chiesa dove viene celebrata la S. Messa. Prima e dopo la funzione religiosa una banda musicale intona all'esterno della chiesa alcune tipiche marce. Queste celebrazioni hanno subito dei mutamenti nel corso dei secoli. La dizione storica è nata dal fatto che, quando i Misteri erano ospitati nella chiesa di San Michele, i gruppi erano collocati in apposite nicchie chiuse da vetri e da li, al momento opportuno, venivano portati (scesi) verso il centro della navata. Dal dopoguerra, a cominciare dal primo vènnari di quaresima, l'ordine delle scinnute è il seguente: la Caduta al Cedron, Gesù dinnanzi ad Hanna, la Flagellazione, la Sentenza, l'Ascesa al Calvario, Maria Addolorata.
Sciùta = L'uscita delle processioni della Settimana Santa nei modi e nei tempi caratteristici di ognuna di esse.? "A sciùta ri Misteri"
Purtàri 'u misteru = l'atto di condurre a spalla il gruppo [e, per traslato, sopportare un peso davvero gravoso].
Picàccia = Mancia, regalìa.L'offerta in denaro che il "cittadino illustre", a cui è stato "vutàto" il gruppo, non può esimersi di offrire ai massàri.
Scinnùta = Discesa. Rito risalente al 1653. Precede la Pasqua. Nei sei venerdì quaresimali ("vènnari ri scinnùta"), uno dei Sacri Gruppi viene spostato al centro della chiesa dove viene celebrata la S. Messa. Prima e dopo la funzione religiosa una banda musicale intona all'esterno della chiesa alcune tipiche marce. Queste celebrazioni hanno subito dei mutamenti nel corso dei secoli. La dizione storica è nata dal fatto che, quando i Misteri erano ospitati nella chiesa di San Michele, i gruppi erano collocati in apposite nicchie chiuse da vetri e da li, al momento opportuno, venivano portati (scesi) verso il centro della navata. Dal dopoguerra, a cominciare dal primo vènnari di quaresima, l'ordine delle scinnute è il seguente: la Caduta al Cedron, Gesù dinnanzi ad Hanna, la Flagellazione, la Sentenza, l'Ascesa al Calvario, Maria Addolorata.
Sciùta = L'uscita delle processioni della Settimana Santa nei modi e nei tempi caratteristici di ognuna di esse.? "A sciùta ri Misteri"
Oggi all'annu 'a Maronna scìu 'e sei ! " - " Lo scorso anno la statua di Maria Addolorata è uscita in processione (dalla chiesa del Purgatorio) alle ore 18 ! [cioè molto tardi, perchè il ritmo delle uscite dei vari gruppi è stato esageratamente lento].
Squadra = L'insieme dei massàri incaricato di condurre a spalla un gruppo dei Misteri. È guidata dal -> capurali.
'Sta banda sona marzurche" Espressione usata dai massàri quando la banda che accompagna il gruppo esegue i pezzi musicali a ritmo troppo veloce creando non poche difficoltà ai portatori.
Stinnàrdu = Lo stendardo raffigurante l'emblema della categoria o ceto. Per portarlo in processione si richiedeva una maestria pari a quella dei massàri. Tante figure storiche della processione sono passate per queso incarico prima di portare i Misteri.
Surdatu = ognuno dei componenti della squadra dei massàri. Vedi però -> balloncino
Tammurinàra = i componenti delle bande musicali addetti ai tamburi.
Tòrcia = candela. Sia quella di grosse dimensioni collocata sul gruppo, sia quella più piccola condotta in processione dagli addetti o dai devoti.
"Ci 'à fari 'na torcia O' Signuri" espressione della volontà, come obbligo, di offrire un cero votivo al Signore. Nello specifico al Cristo del gruppo "Ascesa al Calvario".
Trasùta = Entrata o meglio il rientro." 'A trasùta ri Misteri" è definito l'insieme degli atti e il momento in cui i gruppi, dopo quasi ventiquattro ore di processione, rientrano nella chiesa del Purgatorio, attuale loro sede. Antonomastica è la sua lentezza. Fatta di accellerazioni, esitazioni e n'missute talvolta esagerate ed esasperanti.
Una e due = dizioni sussurrate dal capurali (e gridate dal popolo) in sinergia con lo schioccare del primo e del secondo colpo di ciàccola, associando alla prima la messa in trazione delle aste e alla seconda l'aisàta del gruppo.
Unione delle Maestranze = fu istituita nel 1974 per coordinare le varie categorie economiche ai fini della processione e rendere uniforme l'organizzazione di essa con una più appropriata gestione dei contributi economici erogati dagli Enti pubblici. Ha sede attualmente in Via Nunzio Nasi 59 a Trapani.
Vara = È la base lignea sulla quale poggiano i gruppi statuari. Essi vengono fissati con un procedimento particolare al fine di consentire una certa oscillazione durante il trasporto, tale da conferire al gruppo una scenica dinamicità .
Vènnari ri scinnùta = cfr -> scinnùta
Vutàta = vedi -> attunniàta
Squadra = L'insieme dei massàri incaricato di condurre a spalla un gruppo dei Misteri. È guidata dal -> capurali.
'Sta banda sona marzurche" Espressione usata dai massàri quando la banda che accompagna il gruppo esegue i pezzi musicali a ritmo troppo veloce creando non poche difficoltà ai portatori.
Stinnàrdu = Lo stendardo raffigurante l'emblema della categoria o ceto. Per portarlo in processione si richiedeva una maestria pari a quella dei massàri. Tante figure storiche della processione sono passate per queso incarico prima di portare i Misteri.
Surdatu = ognuno dei componenti della squadra dei massàri. Vedi però -> balloncino
Tammurinàra = i componenti delle bande musicali addetti ai tamburi.
Tòrcia = candela. Sia quella di grosse dimensioni collocata sul gruppo, sia quella più piccola condotta in processione dagli addetti o dai devoti.
"Ci 'à fari 'na torcia O' Signuri" espressione della volontà, come obbligo, di offrire un cero votivo al Signore. Nello specifico al Cristo del gruppo "Ascesa al Calvario".
Trasùta = Entrata o meglio il rientro." 'A trasùta ri Misteri" è definito l'insieme degli atti e il momento in cui i gruppi, dopo quasi ventiquattro ore di processione, rientrano nella chiesa del Purgatorio, attuale loro sede. Antonomastica è la sua lentezza. Fatta di accellerazioni, esitazioni e n'missute talvolta esagerate ed esasperanti.
Una e due = dizioni sussurrate dal capurali (e gridate dal popolo) in sinergia con lo schioccare del primo e del secondo colpo di ciàccola, associando alla prima la messa in trazione delle aste e alla seconda l'aisàta del gruppo.
Unione delle Maestranze = fu istituita nel 1974 per coordinare le varie categorie economiche ai fini della processione e rendere uniforme l'organizzazione di essa con una più appropriata gestione dei contributi economici erogati dagli Enti pubblici. Ha sede attualmente in Via Nunzio Nasi 59 a Trapani.
Vara = È la base lignea sulla quale poggiano i gruppi statuari. Essi vengono fissati con un procedimento particolare al fine di consentire una certa oscillazione durante il trasporto, tale da conferire al gruppo una scenica dinamicità .
Vènnari ri scinnùta = cfr -> scinnùta
Vutàta = vedi -> attunniàta